Che c'entro io con la montagna? Io che il mio tempo
libero l'ho sempre
trascorso al mare?
Fin da piccino soffrivo di bronchiti e d'estate la mamma mi portava
a
Viareggio: prendeva due stanze in via Verdi con il balcone in via
Manin, si
vedeva la passeggiata ed il mare oltre le cabine. Poi da adolescente
e
giovinetto l'estate era una pacchia, ricordo la sabbia tiepida di
sera ed i
falo', e le ragazze ... quante ragazze ci sono al mare!
Bionde ... brune ... e i giorni passati a cercar d'intendersi con
le
straniere ... le nordiche bianche ed ossute, le inglesi sembravano
più
riservate ma erano le più decise, le francesi di sicuro le
più carine.
Conobbi anche una ragazza americana: era bellissima, o almeno mi
sembrava;
mia madre mi diceva che era troppo ricca, quando cominciarono ad
arrivarmi
cartoline da ogni angolo del mondo dov'era in vacanza capii quel
che
intendeva dire e lasciai perdere io prima di lei.
Erano bei tempi si, poi mi arrivo' *la cartolina*: alpino a Mondovi'.
Che
c'entro io con gli alpini? Hanno sbagliato pensai, non ho mai visto
una
collina!
Il mio rapporto con l'esercito non fu molto buono: io all'inizio
ce la misi
tutta, lo dimostra la licenza premio alla fine del corso informatori,
a
Tolmezzo, ma il risultato fu un disastro. Credevo che osservare
i
regolamenti mi sarebbe bastato per non aver guai ma mi sbagliavo.
Cinque
giorni di licenza di cui due in treno ogni tre mesi per tornare
a casa,
dagli amici, dalla ragazza e poi in balia degli umori degli ufficiali,
dormire in cella per un paio di minuti di ritardo come dei criminali,
ma
scherziamo?
Ricordo un corso roccia e ghiaccio ma fatto di malavoglia, senza
profitto,
eh sì ... il primo incontro con la montagna fu un fallimento.
Me ne tornai al mare ma ormai i bei tempi erano finiti! Adesso
c'era il
lavoro e la compagna, per la vita non solo per un'estate, mi sentivo
un po'
spaesato; e dopo la famiglia, adesso ero io che la mandavo al mare
e stavo a
lavorare, me lo godevo solo nei week end, non piu' a Viareggio che
c'era
troppa gente, ma a Ronchi o al Forte che era piu' chic.
L'ultim'anno avevo di fronte a me, al bagno, dei fiorentini, un
po' beceri
com'e' loro natura, anche a non volere ti facevi i fatti loro. E'
cosi' che
mi feci una cultura: la Saab era meglio della Volvo ed il fuoristrada
ci
voleva con l'intercooler.
A volte la mattina uno arrivava e raccontava:
- sono stato a cena da Romano, a Viareggio, ho speso un leasing
ma ho
mangiato da dio! -
Allora cominciava una gara a chi aveva cenato nei ristoranti piu'
costosi.
La mattina dopo qualcuno diceva di aver cenato in una trattoria
per tre lire
ed aveva mangiato a strippapelle, allora il piu' bravo era chi aveva
speso
meno ed io non ho ancora capito se e' meglio farsi spennare o contentarsi
della rigovernatura!
Adesso rido ma li per li' ci rimasi male. Mi resi conto che erano
morti ...
si morti ... perche' non può esser questa la vita: una gabbietta
dorata in
cui credono sia racchiuso il mondo, un teatrino di burattini che
qualcuno
manovra a distanza, e siccome ovunque tendessi l'orecchio sentivo
i soliti
discorsi non sono piu' andato sulla spiaggia d'estate e l'anno successivo,
a
giugno, presi una casetta in Appennino.
E' cosi' che e' cominciata e forse vi raccontero' anche com'e'
continuata.
Ciao
bjbo
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