Narra la leggenda......
Un viandante che frettoloso camminava lungo un importante crocevia ad un tratto e'
stato attirato dallo strano gioco di un raggio di sole. Si perche' quel raggio di sole
s'infiltrava dentro i merletti di una torre mezza diroccata creando degli strani effetti.
Incuriosito il viandante s'incammino' per un sentiero che conduceva lassu', in alto.
Mentre si avvicinava la torre sembrava trasformarsi, ma siiii, non era diroccata, anzi
era bella, elegante, slanciata, ma il viandante frettoloso non vi aveva mai fatto caso.
Dopo lungo camminare arriva ad un portone di legno massiccio, e' socchiuso, timidamente
spinge l'anta, strano e' leggera, si apre facilmente e.........meraviglia..... davanti a
lui si apre uno spettacolo che mai avrebbe immaginato rimanendo nella valle...... radure,
torrentelli, laghetti leggiadri come fontanelle, pinnacoli e torri, ed ecco che si
fa avanti un signore che con voce solenne gli dice: <che tu sia il benvenuto viandante,
potrai visitare il castello finche' lo vorrai, una sola condizione ti pongo, non svelerai
mai a nessuno dove sta il castello, pena: non saprai piu' trovare il sentiero per
arrivarci. Entra, percorri i sentieri nei giardini, sali sulle torri, lasciati condurre
dal tuo cuore, da cio' che sente e proverai emozioni nuove.>
Il viandante s'incammina titubante come puo' esserlo un bambino il primo giorno di
scuola mentre lascia la mano rassicurante della mamma;
tutt'intorno ciocche di fiori colorati costellano il tappeto d'erba novella ...sembrano
chiazze di colore schizzate dalla tavolozza di un pittore un poco
distratto....ohhh.....ecco.....una radura gli si apre davanti agli occhi, per l'occasione
ha indossato il vestito della festa confezionato da uno stilista estroso che ha saputo
collocare sapientemente in un 'armonica sequenza tutte le gradazioni del verde, macchiate
qua e la' dal rosso dei rododendri, dal giallo degli anemoni, le ultime macchie di neve
donano al tutto un tocco di sbarazzina raffinatezza, il blu del cielo come una leggera
sciarpa di schiffon da al vestito della festa un tocco d'alta classe.
Ed il viandante incredulo s'inerpica su per una delle torri, il presentimento si
tramuta in certezza, siiii.......dalla cima della torre e' un'estasi....il suo cuore si
propone in mille capriole tanta e' l'emozione, un ohhhh.........di meraviglia risuona fra
valli e vallette andando ad infrangersi contro cime e pinnacoli, e lo coglie un piacevole
stordimento, ed e' un abbraccio perfetto, lui e la montagna, lui e gli spazi infiniti, lui
e l'immensita', lui e l'alito leggero del vento che s'intrufola fra i capelli...... e poi
scende e s'aggira ancora fra selle e radure ammirando di la' un laghetto stagionale che
sembra un gemma di smeraldo, di qua' le rocce della torre del castello che si aprono e
come pagine di un diario millenario raccontando di glaciazioni wurmiane e di eventi
straordinari.
E non si accorge il viandante che le ombre si allungano e diventano misteriose, ma ad
un tratto sė........ sembra riaversi, sembra accorgersi che l'ora e' tarda, che e' giunta
il momento di uscire dal sogno, dalla leggenda e lasciando a malincuore il castello chiede
al castellano perche' fosse cosi' geloso del suo maniero.
Il castellano gentilmente gli dice:< Vedi, questo castello e' bello proprio perche'
ha nascosta fra le sue torri quest'aria arcana, che sa di silenzio, di magia; i giardini,
i pascoli, le radure sono integri, ecco dove sta il segreto del castello, e tanti
viandanti non lo capirebbero, non saprebbero cogliere queste sfumature e porterebbero
quassu' il trambusto delle contrade di fondovalle........ percio' ricordati la
promessa.............
ehh...no.....perdonatemi ragazzi.......ma non posso svelarvi dove sta' il
castello...........si perche' il viandante ero io..........ed il castello
era.........no... non posso proprio .....una promessa mi lega........un incantesimo mi
attenderebbe.........ed io voglio ritornare lassu'....voglio rientrare nella
leggenda......voglio scoprire nuove emozioni.........
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ciao Manu'
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