Questa è una settimana intensa, penso che ora possa
bastare ma domani non è
detto....
Era da una settimana che Walter e Massimo avevano in programma
il giro Rif Q.Sella -> Castore -> Capanna Gnifetti.. e
poi chissa cosa. Noi eravamo già con l'idea che dopo
il GZ avremo fatto qualcos'altro nelle ferie. Allora perchè
non andare a trovare Walter? detto fatto.
Appuntamento Mercoledì pomeriggio alla Capanna Gnifetti,
assieme a noi dovrebbe salire anche Viki.
Arriviamo a Martedi sera tutto pronto, arriva però la
solita sfiga (questa volta non è il brutto tempo) Viki
mi telefona, e mi dice che la funivia di Indren è ancora
chiusa per manutenzione (!\£!"?), lui non verrà.
Rimaniamo perplessi, la funivia ci avrebbe risparmiato un'po
di salita, già reduci dal GZ di Lunedi volevamo fare
un'po i merendersos.
Partiamo comunque verso il campo base in quel di Biella Martedi
sera, già decidendo che il giorno dopo non saremo saliti,
i o cercavo già qualcosa di alternativo da non sbattersi
per arrivarsi, magari con un pernotto, si va a dormire ma le
idee non sono ancora chiare.
La notte porta buon consiglio, mentre usciamo di casa, l'idea
fulminea prende il soppravvento, saliamo da Gressoney!, alle
8:00 (preso ancora dai fumi del sonno) organizziamo al volo
la salita dal Gabiet (che ci risparmia ben 400m c.a), zaini
come al solito pesanti, autonomia di cibo e acqua.
Fra vari anda-e-rivieni, prendi i soldi, compra mangiare etc
etc... alle 10:15 partiamo da Gabiet alla volta del rifugio,
il cartello dava 4h30m al Gnifetti :-| mi veniva già
male, oltre tutto il meteo non era dei migliori, della serie
non volevo faticare.... :-\
Partiamo a ritmo lento, saliamo dapprima i prati, poi gli
sfasciumi, fra nubi e nebbie, pensando ora ci piglia il temporale
in pieno. Un attimo, il cielo si apre, e si vedono i due rifugi,
sono la lontani fra le roccie rossastre e i ghiacciai, vediamo
anche il Gh. Indren in condizioni settembrine, noi proseguiamo,
il passo si è fatto un'po più veloce, io come
al solito faccio acqua da tutte le parti e a metà percorso
ci fermiamo per bere.
Non ricordo più ma era passata l'una, i rifugi sembravano
più vicini, ci trovavamo vicino alla croce, alle pendici
dell'AltaLuce.
Riprendiamo la marcia, il meteo sembra migliorare ogni tanto
usciva il sole, alle 14:00 c.a siamo al Rifugio Città
di Mantova, come da tabella.
Ci riposiamo 15 minuti, da qui la nostra prima tappa dista
solo 20 minuti, c'è abbastanza gente, sopratutto chi
torna dalle varie ascensioni.
Alle 14:40 c.a. smontiamo ramponi e corda, siamo arrivati dopo
un piccolo traverso su ghiacciaio alla Capanna Gnifetti, la
prima cosa che facciamo è di segnalare la nostra presenza
e di prendere posto nella stanza 21 quella di Walter e Massimo,
che andiamo subito a salutare.
Li troviamo che sonnecchiano, la mattina erano saliti alla
Piramide Vincent, Walter ha un'po di problemi con uno scarpone,
tutti e due sembrano, nonostante i segni dei giorni passati
in quota, abbastanza integri.
Passiamo il pomeriggio a chiacchierare sulla terrazza, l'aria
è buona, e ci vuole un'po acclimatamento, unico neo della
giornata lo sappiamo da un collega cameramen che è salito
con tutta la sua attrezzatura da Indren, la funivia è
aperta!!!!, maledetti, la sera prima avevano detto che era chiusa!
Intanto decidiamo cosa fare domani, l'idea è di salire
la Capanna Margherita, il rifugio più alto d'Europa,
ben 4554m s.l.m. Anche Walter e Massimo sono della stessa idea
con riserva se non c'è la fanno di fermarsi, le cordate
quindi saranno divise, io e Silvia partiremo alle 5:00 appena
fa chiaro, loro più tardi e ci incontreremo da qualche
parte sul ghiacciaio del Lys.
Giovedi notte, sentiamo rumoreggiare, è già
ora?, nel buio grazie alla luna leggiamo l'ora, sono le 3:00!!
qualcuno sta partendo, mi rigiro nelle coperte.
Arriva il nostro momento, ore 4:30, ci alziamo, belli riposati,
(ma chi diceva che al Gnifetti si dorme male?), già due
ragazzi rumoreggiano fra le stanze, fuori è ancora buietto,
c'è un vento che tira via, non oso leggere la temperatura,
torno dentro. Un lato negativo del rifugio Gnifetti, è
che la vita riprende alle 5:00 del mattino, alzarsi prima è
un disastro, niente luce, tutto scricchiola maledettamente,
comunque nel giro di mezz'ora fra varie dimenticanze (mie) riusciamo
a preparare gli zaini, intanto fiat lux!
Facciamo colazione, un orda di tedeschi si precipita in sala,
come se non avesse mai fatto colazione in vita sua, io mi prendo
un bel the che mi riscalda e siamo pronti per partire.
Fra un casino è un altro, ci ritroviamo cordati e sulla
via alle 5:45 c.a (1h45m per preparasi... roba da matti), c'è
già abbastanza luce, sul Liskamm fa già capolino
il sole, davanti a noi ci sono altre 2 cordate distanti, e una
a un passo che va ad un ritmo abbastanza lento, noi li seguiamo
per un'po, appena finisce il labirinto di seracchi e crepi,
li superiamo, da qui in poi sarà un continuo superare
gente, la Silvia quando parte non la ferma nessuno, a meno che
non pianto io dietro.
Superiamo gli italiani, superiamo tre inglesi, superiamo il
Cristo delle Vette sul Balmenhorn e arriviamo al colle del Lys,
c'è il sole, sono le 7:45 c.a, li vicino ci sono delle
tende, ci lavorano dei ragazzi dell'università di Milano,
fanno carotaggi del ghiacciaio, il giorno prima erano arrivati
a 80m e c'è ancora ghiaccio.
Ripartiamo, scendento un pochino, ci portiamo sotto le pendici
della punta Parrot, che seracchi!, da qui si vede benissimo
il tormentato GrenzGletscher e la MonteRosa Hütte S.A.C.
Davanti a noi invece la nostra meta, la Capanna Margherita,
e la Punta Zumstein.
Seguiamo di traverso passati sotto i seracchi, la via comincia
di nuovo a salire, con un lungo tornantone ripido ci porta al
colle Gnifetti sono le 8:40 il sole comincia già a scaldare
ma c'è vento.
Siamo a 4454m ancora 100m metri esatti e saremo in cima, questo
a mio parere è il pezzo più faticoso, un traverso
in salita veramente ripido, se si scivola si fanno parecchi
metri, fortuna che la neve era bella mordente.
Ore 8h59' siamo sotto la bandiera italiana e dell'Europa in
vetta alla Signalkuppe ovvero alla Capanna Margherita.
Sotto di noi a la parete EST veramente cattiva, a Nord si vedono
le altre tre punte del Monte Rosa, la Zumstein 4563m, la Dufour
4634m (la più alta) e dietro la Norden 4609m, il panorama
è mozzafiato, la giornata è spledida, da qui si
vede anche l'elegantissima Nord del Lyskamm, uno scivolo di
ghiaccio dai 700 ai 1200m fra roccie sporgenti e ghiacciai pensili,
sulla cresta est della vetta orientale, vedo tre alpinisti,
erano quelli che si sono alzati alle 3:00 sicuramente.
A Ovest la cresta Signal e la capanna Resegotti, dove un eliccottero
stava caricando un barile.
Entriamo nella capanna, sui muri ci sono le stampe dell'inuaugurazione
con le Regina Margherita, il barometro segna 430mbar bel tempo,
scriviamo sul libro del rifugio, e compro un the e due cartoline,
lo scontrino fiscale più alto d'Europa!.
Assieme a noi una coppia di inglesi che erano partiti alle
4:50, ci riposiamo un'po, la quota non si fa sentire... mah
io pensavo che avrei avuto problemi almeno di fiato, invece
mi sono stancato di più nelle pietraie del giorno prima
a 3000m.
Ripartiamo, ora è tutta discesa, non prima che il rifugista
ci dia dei Bicchieri da portare alle tende al colle Lys, omaggio
una barra di cioccolato, sono quasi le dieci.
Scendendo ammiro i panorami, peccato questa volta non ho la
macchina fotografica con me, ma tornerò attrezzato, alle
11:00 siamo al colle Lys, portiamo il materiale alle tende,
ci offrono un the intanto che trivellano, sono arrivati a 90m
e c'è ancora ghiaccio, il capo scorbutico ci caccia fuori
aveva paura gli rompessimo qualcosa.
Usciamo dalla tenda, un collega cameramen, che stava lavorando
per ALP, ci chiede gentilmente se ci facciamo riprendere, tanto
sono abituato, facciamo un tornante e riprendiamo la nostra
discesa. (chissa in quale rivista in allegato finiamo)
Alle 11:30 intanto che ammiro la via di salita al Corno Nero
(che farò!!) incontriamo Walter e socio in salita, tranquilli,
la capanna Margherita è piena, se riuscirano a salire,
scenderanno di nuovo alla Gnifetti, facciamo le foto di rito,
con dietro i Lyskamm, un saluto e via continuiamo a scendere,
alle 12:00 dopo il solito pezzo tormentato dai seracchi e i
crepi i ponti cedevoli di neve marcia, siamo di nuovo alla Gnifetti.
Il sole è cocente, prendiamo il materiale lasciato
in rifugio, confermiamo la prenotazione di Walter, scendiamo
al più comodo Mantova, almeno mettiamo via anche i ramponi.
Qui ci riposiamo quasi un ora, due chiacchiere, mangiamo qualcosa,
io faccio su la corda, metto su bene lo zaino (si fa per dire).
Sono le 13:15 cominciamo a scendere, c'è un'po di vento,
comincia a formarsi qualche nuvola, ci aspettano 1300m di discesa
oltre ai 1000 già fatti.
Il passo è buono, intorno alle 15:00 lo zaino comincia
a darmi fastidio, ormai siamo arrivati, la funivia è
vicina, incontriamo un gruppo di spagnoli salire verso i rifugi.
Alle 15:00 esatte mollo lo zaino in una casetta dei maestri
di sci a fianco la funivia, ho le spalle in fiamme, ho ancora
acqua menomale, guardiamo la i rifugi e le vette, sono lontanissimi,
ancora non credo che abbiamo fatto tutta quella strada, non
siamo comunque stanchissimi, ci sono state gite che eravamo
più stanchi.
Torniamo a valle, prendiamo la macchina e torniamo a casa,
ma la gita non è
ancora finita, alle 18:00 un incidente ci fa prendere 1ora al
caldo, ora si
che mi sto cuocendo, arriviamo a casa alle 20:00 conciati come
bestie, ci ha
stancato più la coda che tutta la gita intera che è
stata fantastica,
torneremo, e magari questa volta pernottiamo alla Capanna Margherita.
by Mirko
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