SCALA EUROPEA DEL PERICOLO DI VALANGHE

Colore
N.
Scala del pericolo
Probabilità di  distacco valanghe
Indicazioni per sci alpinisti escursionisti e 
sciatori fuori pista
1
DEBOLE Il distacco è generalmente possibile solo con forte sovraccarico su pochissimi pendii estremi.
Sono possibili solo pochissime valanghe spontanee.
Condizioni generalmente favorevoli per gite sciistiche.
2
MODERATO Il distacco è possibile soprattuto con forte sovraccarico su pendii ripidi indicati. 
Non sono da aspettarsi grandi valanghe spontanee.
Condizioni favorevoli per gite sciistiche ma occorre considerare adeguatamente locali zone pericolose
3
MARCATO Il distacco è possibile con debole sovreccarico sui pendii ripidi indicati, in alcune situazioni sono possibili valanghe spontanee di media grandezza, in singoli casi, anche grandi valanghe Le possibilità per le gite sciistiche sono limitate ed è richiesta una buona capacità di valutazione locale
4
FORTE Il distacco è probablile già con un debole sovraccarico su molti pendii ripidi. In alcune situazioni sono da aspettarsi molte valanghe spontanee di media grandezza e, talvolta, anche grandi valanghe. Le possibilità per gite sciistiche sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale
5
MOLTO FORTE Sono da aspettarsi numerose grandi valanghe spontanee, anche su terreno moderatamente ripido. Le gite sciistiche non sono generalmente possibili

 
Sovraccarico:
 

  • forte: es. gruppo compatto di sciatori, mezzo battipista, ecc.
  • debole: es. singolo sciatore, escursionista senza sci.

La scala europea del pericolo da valanghe è destinata ai frequentatori della montagna al di fuori delle zone controllate ed agli operatori nell’ambiente innevato. 

DEFINIZIONI E BASI CONCETTUALI DELLA SCALA 

    Nel corso del 6° incontro internazionale del Gruppo di lavoro dei Servizi di Previsione Valanghe tenutosi in Baviera nell’aprile 1993, è stato finalmente raggiunto un accordo fra i vari paesi su una scala di pericolo unificata. La discussione alla quale hanno partecipato i rappresentanti di Austria, Francia, Germania, Italia, Spagna e Svizzera, ha portato alla definizione di un testo comune che riguarda le seguenti sezioni: 

  • GRADO DI PERICOLO 

  • STABILITA’ DEL MANTO NEVOSO 

  • PROBABILITA’ DI DISTACCO DI VALANGHE

GRADAZIONE DEL PERICOLO 

La scala si compone di 5 gradi di pericolo crescente, individuati con indici numerici da 1 a 5: 

1 DEBOLE 

2 MODERATO 

3 MARCATO 

4 FORTE 

5 MOLTO FORTE

Il termine "estremo" può essere utilizzato nei bollettini per indicare situazioni valanghive eccezionali. E’ da sottolineare che la scala non è lineare, in quanto il grado mediano ( 3 marcato ) non rappresenta un pericolo medio, bensì un pericolo superiore. 

STABILITA’ DEL MANTO NEVOSO 

Dal punto di vista fisico non è corretto utilizzare una scala della stabilità, in quanto non è possibile individuare situazioni intermedie tra un pendio nevoso stabile e uno instabile. Nella scala di pericolo unificata viene pertanto utilizzata una scala del consolidamento del manto nevoso, con le seguenti definizioni: 

  • BEN CONSOLIDATO 

  • MODERATAMENTE CONSOLIDATO 

  • DA MODERATAMENTE A DEBOLMENTE CONSOLIDATO 

  • DEBOLMENTE CONSOLIDATO

Solamente per i gradi di pericolo 1 e 5 vengono utilizzate rispettivamente le definizioni "manto nevoso stabile" e "manto nevoso instabile". Poiché il pericolo da valanghe non è presente in modo uniforme su tutto il territorio, la scala utilizza il concetto di pendii ripidi (con inclinazione pari o superiore a 30 gradi) per localizzare il pericolo secondo i seguenti criteri di estensione: pochissimi, alcuni, molti, maggior parte dei pendii ripidi. 

PROBABILITA’ DI DISTACCO DI VALANGHE 

Per ogni grado di pericolo una prima fase indica l’entità del sovraccarico necessario per provocare distacchi; una seconda frase descrive la situazione nei riguardi dei distacchi spontanei previsti (con riferimento al numero ed alle dimensioni delle valanghe). Il tipo di sovraccarico viene così definito: 

  • DEBOLE (singolo sciatore, escursionista senza sci) 

  • FORTE (gruppo compatto di sciatori, mezzo battipista, uso di esplosivo)

COLORI DI RIFERIMENTO 

Ciascun grado di pericolo è contraddistinto da un colore: i colori, scelti secondo una scala semaforica, sono: 

1 VERDE 

2 GIALLO 

3 OCRA 

4 ARANCIONE 

5 ROSSO

TEMPI DI ATTUAZIONE 

Nei bollettini di previsione la scala europea viene adottata dalla stagione invernale 1993/94 in tutti i paesi dell’Arco Alpino ed in Spagna. 

CONFRONTO CON LA VECCHIA SCALA DI PERICOLO 

La scala europea del pericolo da valanghe sostituisce quella precedentemente utilizzata in Italia, a 8 gradi di rischio. La nuova scala si riferisce al termine "pericolo", anziché "rischio", per dare un’idea di oggettività nella descrizione della situazione valanghiva La riduzione del numero dei gradi di pericolo agevola il riconoscimento delle situazioni di pericolo, che vengono così rappresentate in modo crescente in relazione al grado del consolidamento del manto nevoso. 

DEFINIZIONI IMPORTANTI PER UN CORRETTO USO DELLA SCALA 

  • PICCOLE VALANGHE: generalmente non arrecano danni alle persone; 

  • MEDIE VALANGHE: si limitano ai versanti; 

  • GRANDI VALANGHE: raggiungono il fondovalle; 

  • PENDII RIPIDI: con inclinazione superiore a 30 gradi; 

  • PENDII RIPIDI ESTREMI: con caratteristiche sfavorevoli per quanto riguarda l’inclinazione, la forma del terreno, la vicinanza delle creste, la rugosità del suolo...;

  • DISTACCO SPONTANEO: che avviene senza l’intervento dell’uomo. 

Una sezione "CONSEGUENZE E MISURE", per l’informazione e l’allertamento degli Enti e delle Amministrazioni preposte alla salvaguardia della pubblica incolumità, non è stata definita a livello internazionale, per la diversa situazione giuridica esistente nei diversi paesi. Le indicazioni per scialpinisti, escursionisti e sciatori fuori pista sono state concordate tra Italia ed Austria.