LE FACCE DELLA MONTAGNA
mercoledì 1 maggio 2002

RAPSODIA BIANCA
di Davide A Beccara - 11' (Italia) - Sezione
informativa "Finestre sul Trentino"
Le emozioni dello sci alpinismo raccontate per immagini e musica. Ci sono molti buoni spunti, peccato per la realizzazione un po' troppo dilettantesca: inquadrature tremolanti, montaggio approssimativo e immagini ripetute più volte (orrore!). La proiezione è stata funestata da continui salti della colonna sonora, per cui agli incolpevoli spettatori è inflitta una seconda proiezione. Applausi calorosi in sala, forse perchè l'autore, trentino, giocava in casa.

 
Rapsodia bianca di Davide A Beccara    

   
Esplorazione del ghiacciaio    

DIFESA DEL TERRITORIO
di Francesco Tabarelli - 17' (Italia) - Sezione
informativa "Finestre sul Trentino"
Discreto documentario sulle opere di difesa del territorio, in special modo riguardo alla sistemazione idraulico-forestale. Gli errori del passato insegnano poco, e si continua a costruire in zone a rischio. Tra le immagini di repertorio di disastri, stridono per la loro assenza quelle di Stava, l'esempio più clamoroso di pessima gestione del territorio tra sfruttamento selvaggio delle risorse e mancati controlli. Forse non a caso, visto che il committente del documentario è l'A.S.S.M., ovvero la Provincia Autonoma di Trento che nel disastro fu condannata dal tribunale insieme agli altri responsabili delle miniere di Prestavel. Per la cronaca, i morti a Stava furono 268: 28 bambini con meno di 10 anni, 31 ragazzi con meno di 18 anni, 89 uomini, 120 donne (www.stava1985.it/).

   
Esplorazione del ghiacciaio    

LA MIA MONTAGNA
di Luciano Happacher - 30' (Italia)
Sezione informativa "Finestre sul Trentino"
Classico filmato "istituzionale" tra fiction e documentario. Il risultato è un po' pasticciato tra le esigenze di raccontare la storia del ragazzino che vive nel maso di montagna che "chatta" con gli amici al computer, e quelle del committente (Arge Alp).



   
Esplorazione del ghiacciaio    

LA MARMOTTA NEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO
di Enrico Costanzo - 26' (Italia)
Discreto documentario sulla marmotta e sul parco dello Stelvio di uno dei più validi documentaristi trentini. Ci mostra il complicato sistema di gallerie che la marmotta scava per nascondersi e per passare l'inverno, con vari momenti di vita durante le stagioni. Belle immagini (di repertorio) del parco con i suoi animali.


LA NOTA IN OGNI LEGNO

di Gianni Beretta - 18' (Svizzera)
- Sezione informativa "Finestre sul Trentino"
Un artigiano di Desio fa un lavoro davvero particolarissimo: sceglie i migliori abeti per ricavare il legno di risonanza, quello che usano i liutai per gli strumenti musicali. I boschi di Paneveggio in Trentino sono tra i più pregiati al mondo per la qualità del legno: persino Stradivari, tre secoli fa, vi si recava per cercare il legno dei suoi celebri violini. Ma non tutti gli alberi sono adatti, scegliere l'albero giusto è un'arte antica che si tramanda da generazioni e si impara in anni di esperienza sul campo.

 
Costruzione di una cassa armonica   L'esperto del legno di risonanza

REISELUST - TRENTINO
di Hermann Feicht - 43' (Germania) - Sezione
Informativa "Finestre sul Trentino"
Buon documentario sul Trentino per la tv austriaca ZDF, con escursioni in tre parchi naturali alla scoperta dei prodigi della natura, ma anche di splendide ascensioni.

 
Nel parco dello Stelvio   Visita ad uno scultore locale

   
Il vivo racconto dei pastori    

PASTRES DE SAMBUCANOS
di Sandro Gastinelli - 30' (Italia)
La vita degli ultimi pastori di pecore sambucane in valle Stura nel sud del Piemonte, al confine con la Francia. Molte difficoltà ma anche grandi soddisfazioni e l'amore per la vita all'aria aperta, raccontate direttamente dai protagonisti. Documentario molto bello, ben girato e ben diretto. Molto apprezzabili i dialoghi presi dal vero, durante la festa dei Santi a Vinadio, con la colorita lingua provenzale, e i racconti di esperienze vissute.

 
     

WHITE DREAMS
di Vasilev Doychin - 54' (Bulgaria)
Il famoso scalatore e fotografo bulgaro Vasilev documenta la vita ai piedi dei due giganti dell'Himalaya: il Lothse e l'Everest. Al campo base si incontrano gli alpinisiti di tutto il mondo, coi loro sogni e aspirazioni. Una sfida con sè stessi attaverso la montagna, al limite delle proprie possibilità. Con le gioie della vittoria o il dolore della sconfitta, e tavolta con la disperazione per i compagni morti. Film un po' barbosetto ma non brutto.

 

   
Vecchi portatori delle Alpi    

MÉMOIRE DE PORTEURS
di Peter Latzko - 13' (Francia)
Vecchi portatori delle Alpi raccontano in questo interessante e gradevole documentario le loro imprese di gioventù, quando rifornivano i rifugi delle Alpi portando sulle spalle pesantissimi zaini. Gente d'altri tempi che, prima dell'avvento dell'elicottero, portava in quota incredibili carichi pesanti fino a 80 chili.



ALP IL "FRIGO" DI ÖTZI

di Zak Mairhofer e Silvano Faggioni - 30' (Italia)
- Fuori concorso
Il preoccupante stato di salute dei ghiacciai è il tema di questo buon documentario girato in gran parte in Sud Tirolo. 350 di essi, per una superficie di circa 150 km2, si trova in Alto Adige. Le ripercussioni ambientali dovute al progressivo ritiro dei ghiacci, peraltro ancora non del tutto chiarite, appaiono comunque gravi.

 

MAKING OF TIMELESS
di Leonard K-Soul - 26' (Svizzera)
Spettacolare documentario che mostra come nascono i film dello sciatore estremo svizzero Dominique Perret. Un team di superprofessionisti, operatori, forografi, registi, elicotteristi, lo assite in ogni ripresa che viene provata e riprovata fino ad ottenere la sequenza desiderata. I filmati sono poi venduti alle televisioni di tutto il mondo. Nel documentario le incredibili evoluzioni di Perret nei fantastici scenari dei fiordi norvegesi.

   
Lo sciaotre estremo Dominique Perret   Perret in azione  

LAGORAI - LA MONTAGNA VIOLA
di Tiziana Raffaelli - 26' (Italia)
Una delle più belle e meno frequentate catene di montagne del Trentino: il Lagorai. E, proprio per questo, obiettivo di appetiti economici più o meno nobili. Una delle ultime zone veramente "wilderness" delle Alpi, dopo anni di disinteresse favorito anche dagli scarsi insediamenti e vie di comunicazione, corre ora un rischio mortale. Nel Valle del Vanoi però un'amministrazione comunale intelligente tenta la strada dello sviluppo sostenibile: recupero delle tradizioni, ristrutturazione delle malghe in disuso, sentieri e mini musei etnografici per un turismo intelligente. Già si vedono i primi risultati che, sia pure senza troppe illusioni, fanno comunque ben sperare per il futuro: finalmente si comincia a capire che la natura non è una risorsa illimitata. Una volta compromessa è perduta per sempre. Il Lagorai è una delle ultime isole verdi da salvare per le future generazioni, prima che sia troppo tardi. Buon documentario di produzione Rai.

 

Alessandro Ghezzer