PATAGONIA
REGINA
LE RISQUE D'AVALANCHE
di Hervé Martin Delpierre (Francia) affronta il problema delle
valanghe. Dal documentario non emerge nulla di particolarmente nuovo.
Si cerca di capire la relazione tra le masse di cristalli e la coesione
della neve, fenomeno non ancora del tutto chiarito. Gli esplosivi sono
spesso utilizzati per "scaricare" i pendii potenzialmente pericolosi.
Belle, inedite e terrificanti alcune riprese di valanghe. Nell'ultima
che chiude il documentario a mo' di monito, si vedono tre scialpinisti
sciare su un costone in neve fresca. Dall'alto si stacca l'intero versante
che precipita a valle. Due cercano di sfuggire ma sono travolti. Il terzo
riesce miracolosamente a salvarsi sciando sul versante opposto e rifugiandosi
su un piccolo promontorio. Lo spettatore non fa a tempo a tirare il fiato
che sopra la testa dello sciatore superstite si stacca una seconda terrificante
valanga che lo investe senza scampo.
di Tullio Bernabei (Italia). Il film documenta le impressionanti e bellissime gole a Gorropu, in Sardegna. Si racconta un'esperienza di trekking- torrentismo nelle profonde forre scavate dall'acqua nel corso dei millenni. Il ritmo del documentario è un po' lento, in stile RAI anni '60, ma si riscatta con le belle immagini di luoghi davvero affascinanti. Decisamente soporifero invece ALPI / L'ARCO OCCIDENTALE - PIEMONTE VETTE E VALLI di Folco Quilici (Italia), figura storica del documentarismo italiano. A parte alcune belle panoramiche e sequenze, il film è un minestrone con troppi ingredienti, anche se cucinato certamente con indubbio mestiere. Visto in tv può sembrare magari una boccata d'aria fresca, considerato quel che passa il convento di solito. In sala però, per giunta dopo aver pagato il biglietto, predomina il tedio. Alessandro Ghezzer |