STORIA DELLO SCI e ARRAMPICATA ESTREMA
Trento, 27 aprile 2002

CARLO MAGNO: LA LEGGENDARIA SPEDIZIONE DA BERGAMO
IN VALLE CAMONICA E TRENTINO

di Luciano Imperadori - 26' (Italia) - Fuori concorso. Il documentario cerca di ricostruire la leggendaria spedizione di Carlo Magno attraverso Lombardia e Trentino. Bello e intrigante l'inizio, con una figura in penombra nella notte che, col chiarore di una lucerna ad olio, illumina delle misteriose iscrizioni all'interno di una chiesa antica. Dopodiché il film si "siede" inesorabilmente e prosegue mestamente nella più tradizionale e scontata ortodossia da documentario Rai da sede regionale. Peccato.

 
L'affresco della spedizione di Carlo Magno   Stampe e documenti dell'epoca per ricostruire la leggenda

A MONTAGNA AL FEMMINILE
di Jochen Müller e Ingrid Runggaldier - 52' (Italia).
Film interessante e gradevole, che rievoca le figure femminili più siginifcative della storia dell'alpinismo antico e moderno, con belle interviste con le protagoniste di ieri e di oggi. Impressionanti le immagini delle imprese estreme di Destivelle, Jovane, Lynn.

 
Le prime donne alpiniste in una foto d'epoca   Luisa Jovane

CORDILLERA HUAYHUASH
di Jose Rios Vasquez - 20' (Perù)
Onesto documentario sulla meravigliosa catena montuosa del Huayhuash a sud della Cordigliera Bianca, in Perù. Purtroppo la qualità della pellicola appare compromessa da una brutta dominante marrone che appiattisce i colori e le sfumature.

VERTIKAL
di Thomas Hainz - 30' (Italia)
Un film molto bello nella sua semplicità. E' un incontro-chiacchierata con lo scalatore estremo Christoph Hainz, guida alpina della val Pusteria. Immagini di scalate si alternano a momenti di conversazione con la moglie, il compagno di cordata, gli amici, da cui emerge la personalità solida ma semplice di Hainz. Ben diretto, ottimamente girato con spettacolari immagini di arrampicata e di sci alpinismo.

 
Lo scalatore Cristoph Heinz   Heinz in parete

POLARNI PRAZNIK
di Tone Frelih - 16' (Slovenia)
Un discreto documentario, vagamente tristanzuolo, sulla festa della primavera della gente che abita il Circolo Polare; gare, corse, folclore e tradizioni rimaste intatte nel tempo. Tristanzuolo perchè documenta un mondo fatto di gente semplice che scompare poco a poco, e sopravvive faticosamente solo negli angoli più remoti del pianeta.


Un fotogramma di Polarni Praznik

PASTORI
di Antonio Canevarolo - 29' (Italia)
Gradevole documentario con bei personaggi, belle facce di gente che vive in montagna da sempre, sugli alpeggi del biellese da generazioni. Peccato che i caratteri siano appena accennati, poco approfonditi, così rimane un senso di incompiuto, la curiosità cioè di sapere cosa pensano queste persone semplici che hanno scelto di vivere, quasi come eremiti, ai margini della società moderna.

 

   
Spettacolari evoluzioni fuoripista in WEISSER RAUSCH - DUELL IN DEN BERGEN    

WEISSER RAUSCH - DUELL IN DEN BERGEN
di Hans-Peter Stauber e Peter Baumann - 45' (Austria).
Gran bel documentario dedicato alla storia ed evoluzione dello sci in Austria.
Dai primordi fino ai giorni nostri, tecniche, materiali, stili, con Tobias Moretti, sportivo e uomo di montagna, che fa da filo conduttore. Splendide le immagini dei vecchi film di repertorio, e semplicemente strepitose le riprese dall'elicottero di entusiasmanti discese in neve fresca. Il film si ispira al capolavoro di Arnold Franck "Ebbrezza Bianca" degli anni '30, di cui sono riproposte molte magnifiche sequenze, ed è girato negli imponenti panorami dell'Arlberg. 45 minuti che scorrono veloci fino alla fine.

 
Le splendide immagini del capolavoro "Ebbrezza bianca"   La tecnica moderna in fuoripista

YOSEMITE
di Valerio Folco - 39' (Italia)
Un discreto spaccato di vita degli scalatori dell'estremo sul mitico El Capitan lungo la via Tempest: dieci giorni in parete! Consigliato per gli appassionati del genere, un po' meno per i non sfegatati dell'arrampicata, ai quali questo tipo di film risulta un po' ripetitivo.

PAÍS DE ROCA
di Aitor Bárez - 63' (Spagna) - Fuori concorso
Imperdibile per gli appassionati, una solfa per tutti gli altri. Belle riprese con scalatori estremi sempre al limite. Per i profani, tutto il film mostra una lunga serie di inquadrature molto simili, a volte incomprensibili in cui non si distingue più l'alto con il basso, con gente "pancia a terra" che sbuffa e si lamenta. 63 minuti faticosi, ne bastavano una quarantina e probabilmente erano già tanti.

 

MAN ISCH DAFÜR GEBORN
di Thomas Hainz - 43' (Italia)
Discreto documentario su una famiglia di agricoltori altoatesini impegnati nella transumanza. Anche in questo caso, una vena di tristezza per un mondo che sopravvive a fatica con molti sacrifici, destinato a scomparire con l'avanzare del "progresso".

SICK LINE II
di Olaf Obsommer - 32' (Germania)
Virtuosi del kajak in evoluzioni spericolate lungo fiumi impetuosi. Una musica hard-rock molto pesante martella inutilmente il documentario dall'inizio alla fine. Entusiasmante per gli addetti ai lavori, per il profano è spettacolare per i primi 10 minuti poi diventa monotono. A fatica si reprime il desiderio di alzarsi anzitempo. Scadente la qualità delle immagini.

Alessandro Ghezzer