LA GIORNATA DI REINHOLD MESSNER
Trento, 28 aprile 2002

PASSIONE PER IL LIMITE
di Luciano Happacher - 66' (Italia)
Reinhold Messner può piacere o no, ma nessuno può mettere in dubbio la sua grandezza assoluta di alpinista, e il suo carisma. In questo suo ultimo e interessante film "Passione per il limite", una lunga chiacchierata ambientata soprattutto nel suo castello-museo di Juval, ripercorre la sua lunga carriera sportiva e umana, da quando era bambino nella sua piccola Val di Funes fino alle grandi imprese sull'Himalaya e le successive esplorazioni polari.

 
"Passione per il limite", un film autobiografico Nella natia Val di Funes: sullo sfondo le Odle
 
Messner e il suo Castel Juval, dove abita   L'entusiasmo per i nuovi progetti

Per la verità a tratti si ha l'impressione che questo sia in realtà uno spottone autopromozionale utile soprattutto per sostenere suoi recenti progetti come il discusso museo della montagna, o lo stesso Castel Juval con annesso ristorante e azienda agricola, che Messner propone da tempo come modello di sviluppo sostenibile. In ogni caso è sempre interessante ascoltare le idee di un uomo che ha saputo trovare nuove sfide nella sua vita straordinariamente avventurosa. Messner non solo alpinista dunque ma anche esploratore, scrittore, conferenziere, politico e in un certo senso anche "filosofo". Ma soprattutto uomo libero, che nella sua vita ha fatto, e continua a fare, ciò che più gli piace. E scusate se è poco.

JUMP!
di Allen Hill & John Catto - 46' (U.S.A.)
Un curioso nuovo sport per gente con tendenze suicide: il salto da altissimi torrioni di roccia. Si è sviluppato nella Repubblica Ceca parecchi anni fa grazie a centinaia di giganteschi pilastri di arenaria caretteristici di alcune zone, da cui i saltatori spiccano balzi da una cima all'altra. Tra costoro anche una incredibile coppia non più giovanissima che, dopo essere stata tra i precursori di queso strano sport, continua in questa attività ad alto rischio nonostante gli acciacchi della mezza età. Un documentario originale e curioso, interessanti e ben tratteggiati anche i caratteri dei singolari protagonisti.


 
I "pazzi" della Repubblica Ceca   Si salta da una cima all'altra

   
Esplorazione del ghiacciaio    

ANIMAL ROC
di Anne e Erik Lapied - 28' (Francia)
L'arte di Serge Lombard, artista della natura. Da biologo diventa scultore ispirandosi agli animali osservati a lungo nel loro ambiente, inseguiti con cavalletto, fogli e matite. Le sue materie preferite sono il legno e la pietra, che ricava faticosamente da grossi macigni nei greti dei fiumi. Film abbastanza gradevole e interessante.


CROWN OF THE CONTINENT
di John Grabowska - 29' (USA) - Fuori concorso
Documentarione in stile "National Geographic" sulle selvagge bellezze dell'Alaska, precisamente sul Wrangell-St.Elias, il più grande parco nazionale degli Stati Uniti. 150 giornate di riprese, ma il risultato è un film bello ma senz'anima.

 
Sci akpinismo in Alaska   Spettacolari panorami sul Wragell-St. Elias

MONTE PERDIDO
di Andrea Salvà - 7' (Italia)
Questo cortometraggio mette l'accento, un po' confusamente, sulle pesanti conseguenze ambientali ad opera dell'uomo. Riprese e montaggio "strambi" ad effetto, lo spunto è interessante ma il risultato finale non sembra tra i più convincenti.

SOUS UN MÊME TOIT
di Bernard Boyer - 26' (Francia)
Film breve senza alcun commento, girato con il solo audio ambientale. Roselyne è una impiegata comunale che conduce un'esistenza tutt'altro che brillante con la casa da badare e a suo carico la madre anziana, i fratelli scapoli e due fratelli handicappati. Film vagamente poetico ma anche molto deprimente.

   
Il veterinario della Val Sarentino    

DER BERGTIERARZT
di Mirella Benetti e Siegfried Kollmann - 26'
(Italia)
Ecco finalmente un vero veterinario: non quello dei grappini che si vede negli spot in tv ma un onesto lavoratore alle prese coi problemi, grandi e piccoli, di tutti i giorni. Lui è italiano ma lavora in una zona dove tutti parlano tedesco: la Val Sarentino. Dopo le diffidenze iniziali tutto fila liscio d'amore e d'accordo. Le differenze culturali non sono un problema quando c'è il rispetto reciproco. E' un piccolo e gradevole spaccato su un mestiere, anzi una missione come dice il protagonista, non molto conosciuto. Film girato e montato discretamente con un tema finalmente originale. Alleluja!

NANGA PARBAT, IL GIGANTE BIANCO
di Abele Blanc e Guido Raimondo - 34' (Italia)
Abele Blanc alle prese col suo tredicesimo ottomila, il Nanga Parbat. Il film non è brutto ma decisamente scontato e prevedibile. E' la classica spedizione uguale a mille altre viste e straviste. La marcia di avvicinamento, i portatori, il campo base, un po' di folclore coi locali, quindi la salita, la fatica, il pericolo, l'arrivo vittorioso in vetta, il ritorno stanchi ma felici. Epica la lotta contro il sonno degli spettatori in sala.

 

Alessandro Ghezzer