L'Escursionista Tipo - ISM ( ET - ISM ) |
Alla fine , dopo estenuanti dibattiti e grazie al contributo
di alcuni luminari, siamo arrivati a definire il perfetto equipaggiamento
dell'Escursionista Tipo (che di seguito per brevità denomineremo ET-ISM)
.
Voi penserete che sia impossibile riconoscere l'ET-ISM dagli altri E
normali, senza la maglietta e/o il cappellino ISM che lo
contraddistinguono.
Invece no. L'ET-ISM è estremamente identificabile, grazie ad alcuni
semplici controlli incrociati che ora vi descriverò.
Lo spirito innazitutto.
Vabbè, non è un tratto visibile dall'esterno, ma già parlandoci,
anche al buio in una camerata puzzolente di un rifugio, fra chi
russa e altri molesti rumori corporei, lo spirito dell'ET-ISM si
evidenzia con chiarezza.
Egli è uno che parte dalla città per le montagne, pianificando
scientificamente la sua vacanza e con obbiettivi subito ambiziosi.
Parte attrezzato da casa per stare fuori nei boschi per almeno 8
giorni.
Ha lo spirito del trapper, e un misto fra le scuole di sopravvivenza
delle SAS e le scampagnate della parrocchia.
E' estremamente determinato e convinto dei propri mezzi e si muove
sulle cartine in cui pianifica i suoi spostamenti con la leggerezza
di un leopardo.
Questo "spirito" si riverbera in una luce nei suoi occhi,
ben visibile nella prima mezz'ora di trekking (poi tende ad
affievolirsi).
Ma veniamo agli aspetti esteriori:
Cominciamo dall'alto verso il basso, per comodità e perchè da
qualche parte bisogna pur cominnciare.
Tuttavia se per qualche accidente vi trovaste nella necessità di
cominciare dal basso (i piedi) basterà che leggiate partendo dalla
fine e tutto sarà più chiaro.
Se non ha il cappellino ISM (ma anche se c'e l'ha, spesso) l'ET-ISM
indossa un "un cappello a falda larga sia per la pioggia sia
per il caldo, poi se è di pelle è ottimo! (in + può fare da
catino)"
Lo zaino sarà rigorosamente da 65 lt, non sono possibili deroghe.
Per stiparci tutto il materiale che andremo ad elencare sarà
necessaria la nota scopa Aurora Dagostino che riesce a creare il
vuoto nei sacchi.
Su come va stipato il materiale si rischia il linciaggio, quindi l'ET-ISM
si riconoscerà per la faccia dubbiosa che avrà al momento in cui
starà immettendo il materiale.
Lo peserà cogitabondo, si guarderà attorno furtivamente e poi lo
butterà dentro quando pensa che nessuno lo vede.
I più "politici" avranno numerato i vari oggetti, in modo
da poter seguire una logica dell'alternanza e rendere così
giustizia sia ai fautori del "peso in alto" sia a quelli
del "peso in basso".
Comunque sia, l'ET-ISM avrà sempre stampata in mente una delle
Verità profonde che regolano l'andamento del creato "questo
dovrebbe facilitare l'equilibrio in marcia... chiaro poi che questo
va mantenuto, se no finisci a terra facilmente" e si adeguerà.
Cinte e spallacci saranno però rigorosamente strettissimi.
E basta.
L'ET-ISM viaggia in autosufficienza per giorni e giorni.
Per cui, anche se si trova a 500 metri da un centro commerciale
Auchan, sarà dotato di razioni di sopravvivenza e di tutto il
necessario per cucinarle, per digerirle, contrastare eventuali mal
funzionamenti dell'intestino e, per ultimo, poter espletare bisogni
fisiologici per ogni dove seguendo poi le necessarie norme
igieniche.
Si prevede, per l'alimentazione spicciola, la seguente serie di
alimenti:
liofilizzati paste e riso
Miele in sacchetti
Parmigiano
Pane nero o impastato a mano
Salsicce secche, carne secca,salame, spek, frutta, secca,
cioccolata.
1 Liquore (preferibilmente Gin)
tonno (da mangiare a colazione)
pemmican
fornello a gas o a spirito (qui la scelta è problematica... nel
dubbio un
vero ET-ISM li porterà entrambi)
Acqua o vino. Sconsigliate le lattine perchè pesano, anche vuote.
Per l'igiene personale avrà con se "un rotolo di carta igenica"
+ "1 catinoripiegabile in plastica" + "sapone di
marsiglia liquido".
Quest'ultimo è il necessario compromesso, che fa onore
all'adattabilità dell'ET-ISM, fra comodità (bagnoschiuma pino
silvestre) e incuria da "omo servaggio" con "una
maglia che cammina da sola".
Per restare ancora nel campo igienico, occorre aggiungere un robusto
tubo di dentifricio, poichè sembra che l'ET-ISM abbia un alito
mostruoso: "un frullato di topi topi frolli con aglio,
cipolle,pecorino rancido e giusto una spolverata di
prezzemolo".
Nonchè borotalco, per asciugarsi in un attimo e non puzzare (a meno
che non vogliate i funghi sotto le ascelle) e un tagliaunghie
rigorosamente a clip
Asciugamani q.b.
La dotazione di sicurezza dell'ET-ISM è coi controcazzi.
E' qui che esce fuori l'animo previdente e prudente dell'ET-ISM!!!
La sacca del Pronto Soccorso dimostra che l'ET-ISM è pronto a
tutto...
"1 tubetto Lasonil
qualche bustina di Aulin
qualche capsula di Imodium (non si sa mai!:-))
un paio di capsule di Tachipirina
qualche tavoletta di Aspirina
un tubetto (già iniziato) di Cicatrene
In più qualche cerotto e qualche benda ed un disinfettante
(consigliato il Citrosil in garze pretrattate: più comodo e
leggero)
ghiaccio pronto (attento che si rompe e ti ritrovi lo zaino sotto
0), una
boccetta di betadine, che ... oltre essere un eccellente
disinfettante si può usare anche come sapone disinfettante."
Forbici, cerotti per vesciche e se la sai usare siringa antiveleno.
complesso multivitaminico da prendere 1v dì.
Ago e filo (robusto)." (ottimo per ricucire il cane... di cui
parleremo dopo)
un gomitolo di spago di diametro medio (non si sa mai che può
succedere).
crema solare
NdR Per siringa antiveleno intendesi siringa succhiaveleno a tele
scopo sembra che alcuni NG utilizzino il noto "enlarge your
penis pump".
A scopo profilattico inoltre, l'ET-ISM utilizza delle mezze
bottiglie di plastica!
Ed è qui che si evidenzia l'ingegno sopraffino dell'ET-ISM!!!
Infatti chi è il più grande nemico dell'ET-ISM?
La terribile vipera!
L'ET-ISM non odia questo animale, tuttavia non vuole rovinarsi le
feriefacendosi pizzicare.
Per questo pone in essere tutta una serie di accorgimenti dettati da
esperienza e furbizia.
Innanzitutto l'ET-ISM cammina pestando i piedi (un pò tipo:
annunciaziò... annunciaziò... ricordate?) guardingo verso
eventuali rumori di elicotteri.
Nel caso ne sente uno sta ben attento che questo non gli rovesci
qualche velenoso rettile sul capo. A tale scopo utilizza anche il
noto catino pieghevole a mò di protezione.
L'ET-ISM cerca di camminare con le mani alzate per evitare
proditoriattacchi agli arti superiori proteggendo però nel contempo
quelli inferiori con (appunto) delle mezze bottiglie di plastica
come parastinco, unitamente a grossi calzettoni di lana (a cui
sembra le vipere siano allergiche).
Alcuni ET-ISM, più lungimiranti ed esperti, tuttavia disdegnano la
"bottiglia" perchè la vipera, che è notoramente un
animale subdolo, potrebbe anche mordere i polpacci!
Allora usano le ghette. Anche a bassa quota, anche sotto il sole.
Altri, usano entrambi gli accorgimenti. Mezza bottiglia davanti,
mezza dietro, e le ghette a tenerle insieme, sopra tutto i
calzettoni.
Questo sembra che renda abbastanza sicuri durante il camino.
Ovvio però che non salva se ci si mette a raccogliere fragoline e/o
ad espletare bisogni fisiologici fra le fratte.
Alla fine l'ET-ISM veramente avveduto eviterà di allontanarsi dai
pronti soccorsi per più di qualche centinaio di metri.
E ciò taglia la testa al toro.
E veniamo ora all'abbigliamento.
Sicuramente diverse paia di calze, che salvano dalle infezioni.
Un sacco nero dell'immondizia.
pantaloni 2 paia corti ed 1 di lunghi
giacca a vento leggera, (casomai dovesse mettersi brutto!)
magliette in capilene
pile
per il resto l'ET-ISM si rivela un vero uomo e non sta tanto a
guardare per
il sottile, mutande ed altri paramenti li lascia a casa (tanto si
lava col
catino) e con il sapone di marsiglia si lava tutto al volo nei
rifugi.
Salvo poi, disperato, chiedersi come fare per asciugare ciò che ha
appena lavato.
L'imbrago per ferrata è autocostruito e autotestato da diversi
saltini diprova.
Se l'incontrate (l'ET-ISM) vuol dire che l'imbrago ha superato il
test dei saltini di prova.
Se no, non lo incontrate.
Attanagliato dal feroce dubbio imbrago alto/imbrago basso, alla fine
indosserà entrambi.
Avrà così quattro moschettoni, due dissipatori, due anelli di
corda penzolanti, oltre due borracce da mezzo litro appese agli anelli portamateriali.
In ferrata l'ET-ISM sarà riconoscibile anche da lontano.
Specie su scalette egli infatti sembrerà fermo, dovendo spostare i
4 moschettoni da un gradino all'altro. Dopodichè, dovendo salire
rigorosamente usando prima una mano e poi l'altra, dato il tempo che
passa per l'operazione moschettoni, si dimenticherà qual'era
l'ultima mano usata e dovrà tornare giù e ricominciare da capo.
Dato lo zaino che normalmente è intorno ai 25-30 kg si
verificheranno grossi problemi.
La ferrata è il vero punto debole dell'ET-ISM.
Solo i più forti e temprati potranno raccontare a fine stagione le
loro avventure.
I più rimarranno per strada... eroi inconsapevoli dell'evoluzione.
I più ardimentosi fra gli ET-ISM hanno il cane anche in ferrata,
con l'imbrago e le scarpette da roccia.
Ma questi sono rari a vedersi.
Sono vere e proprie "macchine da montagna" un binomio
inscindibile, come la moto e il sidecar, come il martini e
l'oliva....
I cani ISM sono pieni di cicatrici che li rendono temibili
nell'aspetto.
Infatti vengono cuciti e ricuciti in lungo e in largo dai loro
padroni.
Gli scarponi dell'ET-ISM dipendono in genere direttamente dal
portafoglio e dalla capacità persuasiva dei commessi, quindi non
sono tratto caratteristico in se. I piedi invece si, ulcerati e
piagati come diventano dopo le prime 5 ore di cammino con quei
carichi. I muscoli dell gambe anche.
Ma tutto ciò non possiamo vederlo, se non guardando l'ET-ISM negli
occhi, dove la luce indomita della prima mezz'ora lascia il posto ad
una opacità da cataratta incipiente.
...
Ecco,
ora se incontrate un ET-ISM non dite che non potevate riconoscerlo!
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