Tignae natura. |
Relatori:
Prof. Dott. Buzz
Cav. Dott. Zio Vare
Dr. Ing. Ragnux
Si ringrazia per il contributo e le acute riflessione l'esimio dott.
Alex_d
Si lamenta il fastidio causato, nel corso delle ricerche, da quel
tale AGH |
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Teoria Unificata delle Tigna. |
Dato un sistema virtuale composto da un sufficiente
numero di elementi, si raggiungerà inevitabilmente una massa Critica
della Tigna (M.C.T.)
Il valore assoluto della M.C.T. è dato dalla somma dei tassi di tigna
dei singoli elementi dell'insieme ed è espressa dalla formula: M.C.T.=sommatoria(NumeroMailPertecipanteI*TignaPartecipanteI)
Attenti studi hanno appurato, in via sperimentale, che la presenza
di elementi catalizzatori nel sistema (Gran Tignosi) è necessaria,
ma da sola non sufficiente, al raggiungimento della Massa Critica
di Tigna.
Raggiunta la Massa Critica di Tigna il Tasso di Tigna del sistema
tenderà a crescere esponenzialmente, fino al raggiungimento del Tetto
di Tigna (TdT).
Il sistema raggiunge quindi una fase instabile, in cui è possibile
l'evoluzione in tre diversi stadi, che possono anche essere complementari.
A) esplosione
Questa fase, altamente spettacolare, provoca la completa disgregazione
del sistema.
In un eccesso parossistico di tigna il sistema si autodistrugge.
Catalizzatori di tigna vengono scagliati di quà e di là, creando squilibri
e sconquassi in molti sistemi circostanti.
B) l'implosione
In questa fase si verifica la compressione della quantità di tigna
presente nel sistema in proporzione alla quantità di elementi costitutivi
dello stesso.
Ciò sembra sia riconducibile alla Capacità di Sopportazione della
Tigna, variabile nei singoli componenti, che tende a provocare migrazioni
dal sistema in cui il Tetto di Tigna è stato raggiunto verso altri
in cui la Massa Critica di Tigna è ancora bassa.
Ovvero, determinadosi un deflusso degli elementi meno tignosi verso
altri sistemi, resta nel sistema originario un altissimo tasso di
tigna per partecipante.
La situazione è altamente instabile e degenera facilmente nella fase
esplosiva, oppure, per motivi probabilmente connessi alla migrazione
dei catalizzatori di tigna, si entra nella fase entropica.
C) l'entropia
Il sistema entra in fase entropica (Entropia della Tigna) e il Tasso
di Tigna tende ad abbassarsi.
I catalizzatori di tigna si spostano verso altri sistemi, in una catena
che funziona secondo il principio dei vasi comunicanti.
Lo spostarsi dei Catalizzatori di tigna verso altri sistemi, provoca
degli squilibri.
Il sistema inizialmente sembra tendere all'omeostasi.
Si può notare un regredire dei precedenti Catalizzatori di Tigna (nei
sistemi in cui si è verificato l'afflusso) che sembra far si che il
tasso di tigna rimanga costante.
Così non è.
La tigna infatti raggiunge velocemente la Massa Critica fino al raggiungimento
di un nuovo Tetto di Tigna.
Nei sistemi che hanno dato origine al deflusso, d'altro canto, emergono
nuovi catalizzatori.
Questa fase è forse la più interessante perchè si attua il Principio
di Conservazione della Tigna.
Infatti, anche se apparentemente il sistema sembra in stasi, si formano
velocemente nuovi catalizzatori che determinano un rapido aumento
del tasso di tigna, secondo i principi sopra esposti.
Da tutto ciò se ne deduce che mentre la quantità di Tigna in un sistema
non può raggiungere il Tetto di Tigna senza che il sistema perda lo
stato di equilibrio, la quantità di Tigna complessiva è in costante
aumento.
Essa satura i sistemi, determinando un aumento esponenziale del numero
degli stessi fino alla determinazione di innumerevoli singolarità
incomunicanti.
Tutto ciò è inevitabile. |
25/10/2002 Sasso
Tignoso |
Le prove pratiche e le osservazioni sono state condotte
in massima parte sul newsgroup it.sport.montagna, la chat #montagna
e la lista "Altalista".
Il newsgroup it.sport.montagna coglie l'occasione per ringraziare
la lista "altalista" per aver permesso la migrazione del
Catalizzatore "Gran Tignoso Uli" permettendo il ristabilire
di livelli di Tigna umanamente accettabili. |
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